Pillole di Benessere – La Rubrica sul Benessere Psico-Fisico a cura di Check-Up Centre, solo a Lecce!
Con questo primo articolo della rubrica curata dalla Dr.ssa Tatiana Plevi, Psicologa, psicoterapeuta ed esperta in artiterapie, coordinatrice del Dipartimento di Psicologia del Check-Up Centre di Lecce, intendiamo offrire ai nostri utenti e lettori un primo piccolo strumento pratico di benessere.
Questo spazio nasce con l’idea di offrire spunti di riflessione ed esperienze pratiche sul tema del benessere psicofisico; benessere troppo spesso relegato ai giorni di vacanza, al relax inteso come pratica di distrazione (shopping, tv, lettura, caffè con amici) o all’attività fisica in generale. Seppur tali abitudini abbiano un valore importante (aiutano a “staccare” dalla quotidianità), il concetto di benessere psicofisico va ben oltre tali modalità; significa “esistere bene, stare bene”: una condizione dinamica che non riguarda semplicemente l’assenza di malessere e patologie, bensì coinvolge la capacità di alimentare un equilibrio psicofisico stabile e flessibile nella propria esistenza. Spesso nella concezione comune, benessere e felicità appaiono abbinati, laddove il mal di vivere è collegato a dolore, malattia, stress, emozioni negative. Effettivamente le ricerche che studiano le relazioni tra sistema immunitario ed emozioni, evidenziano che le persone che sperimentano continua tensione o costanti sentimenti di ostilità, stati cronici di ansia, paura e panico, lunghi periodi di tristezza e pessimismo, corrono un rischio doppio di ammalarsi di patologie quali asma, artrite, emicrania, ulcera gastrica e cardiopatie. Si tende inoltre ad ingrassare facilmente,(sotto stress modifichiamo le abitudini alimentari e l’organismo reagisce nella modalità difensiva “primitiva” acquisita nel corso dell’evoluzione: riduce il metabolismo e mette da parte grasso di scorta.) A volte, invece, accade anche il contrario.Lunghi periodi di stress portano ad un dimagrimento importante poiché oltre ai cambiamenti delle nostre modalità alimentari, il nostro organismo accumula la cosiddetta “stanchezza surrenalica” (il surrene non è più in grado di liberare il cortisolo – ormone dello stress – in quanto continuamente stimolato).
Si determina così una condizione di esaurimento delle risorse psicofisiche. Paradossalmente, ciò che spesso ci stressa è proprio il modo “prestazionale” di immaginare il benessere. Alla stregua di un lavoro, organizziamo spazi e tempi di relax programmando vacanze, attività varie come fossero obiettivi a medio-lungo termine. Tuttavia, “la felicità non è un luogo in cui arrivare ma un modo di viaggiare”. Come per le auto, occorre regolare la velocità e scalare le marce in base alle condizioni in cui ci troviamo e non a luogo da raggiungere.
COME AIUTARSI A STAR BENE? Possiamo immaginare che ogni giorno è possibile ricavarci momenti di Ben-Essere basati sulla consapevolezza di sè, cioè l’ascolto delle tensioni emotivo/corporee che ci accompagnano e che ci raccontano come cambiare marcia per seguire l’andamento psicofisico più comodo del momento, più che esasperarlo tirando eccessivamente la corda dello stress. Accanto a pratiche di meditazione, training autogeno, esperienze di consapevolezza guidate da conduttori esperti, nel nostro piccolo possiamo imparare a “fermarci e respirare” con frequenza e amore per sè durante la giornata, armonizzando la velocità del pensiero, dei progetti, delle responsabilità di cui ci carichiamo, con l’effettiva andatura che il nostro organismo può sostenere. Ad esempio, vi consiglio questa piccola esperienza: prendetevi qualche minuto per stendervi comodamente sul divano o sul letto, chiudete gli occhi ascoltando il ritmo del respiro, l’ aria che entra e che esce, accorgendovi che ogni piccola parte del vostro corpo può lasciarsi andare per qualche secondo e “mollare” la tensione accumulata: la testa si appoggia e si lascia andare, il collo e le spalle si appoggiano, le braccia e le mani si lasciano andare, la schiena si appoggia e si lascia andare, seguita dal torace e dall’addome, il bacino si appoggia e si rilassa, le gambe ed i piedi si appoggiano anch’esse lasciando andare le tensioni inutili…ripetete queste parole a voi stessi, accorgendovi di come state, seguendo un ritmo lento, quello che il vostro che il corpo comunica. Infine, come svegliandovi da un riposino, stiracchiatevi, muovendo braccia e gambe, riaprendo gli occhi. Fermatevi a sentire come va, facendo un piccolo check-up percettivo dello stato animo che vi accompagna. Potete ripetete ogni giorno questa piccola esperienza di respiro psicocorporeo e per qualsiasi dettaglio, approfondimento, o anche solo per raccontarmi come è andata, potete contattarmi liberamente.
Tatiana Plevi