Dolore Lombare: SOS Fisioterapia
La lombalgia è una condizione muscoloscheletrica molto diffusa che riguarda tantissime persone con abitudini e stili di vita diversi tra loro e una percentuale altissima della popolazione si è trovata a doverla affrontare almeno una volta nella vita. Essendo un evento molto comune se ne parla spesso e la si affronta con i metodi più disparati. Ma perché ci sono delle persone che ne soffrono più di altre, con intensità maggiore e che sembra non riescano a risolvere il loro problema? La lombalgia conosciuta in letteratura scientifica con il termine anglosassone “Low Back Pain” è attenzionata da decenni in molti studi scientifici, essendo una patologia che riguarda tutti i paesi industrializzati del mondo.
Questa particolare diffusione geografica ci suggerisce un’origine biopsicosociale del problema più che processi degenerativi strutturali e biomeccanici della colonna. Il 90% delle lombalgie viene classificato come aspecifico, cioè non riconducibile a condizioni patologiche precise. La manifestazione del dolore riguarda la parte posteriore della colonna, tra il margine inferiore delle dodicesime coste e le pieghe glutee inferiori, e può o meno riferirsi ad uno o entrambi gli arti inferiori.
Perché la lombalgia sembra interessare determinate persone più di altre?
Per rispondere a questa domanda la Neuroscienza del dolore mette in campo il concetto di Sensibilizzazione Centrale, fenomeno neurofisiologico che avrebbe il ruolo di amplificare il segnale neuronale che provoca una ipersensibilità al dolore stesso; una sorta di esagerazione anomala del segnale doloroso dovuta a una maggiore reattività dei neuroni nel sistema nervoso centrale. Difficile stabilire il perchè si instauri questo fenomeno, ma sicuramente stress, condizioni lavorative difficili, abitudini sedentarie, disagi fisici e altri fattori psicosociali che ognuno di noi si trova ad affrontare periodicamente, giocano un ruolo importante nel determinare questa anomala risposta neurofisiologica al dolore.
quale screening per questa condizione?
Lo screening per questa condizione può essere effettuato dal fisioterapista, che tramite un’attenta valutazione, indagherà la presenza o meno di segni organici patologici che potrebbero suggerire un approfondimento diagnostico da parte di un altro professionista sanitario oppure valuterà la possibilità di iniziare un percorso fisioterapico con lo scopo di restituire funzione e forza alla colonna. La fisioterapia, se introdotta precocemente rispetto a un episodio acuto di lombalgia, ha il vantaggio di evitare la possibile cronicità dell’evento doloroso e prevenire il rischio di recidive rispetto alla prima insorgenza del dolore. Gli strumenti di cui si avvale il fisioterapista sono l’educazione al paziente, elemento essenziale per comprendere a fondo questa condizione muscoloscheletrica. Generalmente, questo approccio attivo al problema, che punta peraltro a rendere il paziente consapevole dei processi neurofisiologici in atto che riguardano ha generalmente una prognosi molto favorevole.
Quali Raccomandazioni?
La raccomandazione più importante è di rimanere in movimento! Un’attività fisica “educata” ed una conseguente condizione di impegno attivo che utilizzi adeguatamente diverse tipologie di esercizi, quelli incentrati sulla forza o sul controllo motorio, calibrati sulle richieste funzionali del paziente, può essere garantita e mantenuta nel tempo in totale sicurezza. Tutte le linee guida ormai raccomandano la fisioterapia al centro del percorso di cura nelle problematiche muscoloscheletriche e tanto più in una condizione come nella lombalgia aspecifica, in cui il paziente può realmente risolvere un problema da lungo tempo rimandato e tornare finalmente a muoversi senza paura.
Quali esercizi?
La fisioterapia in questa condizione può assumere molteplici forme di esercizio, senza particolari standardizzazioni, per meglio adattarsi alle preferenze del paziente. Del resto, in questo caso, non è importante tanto la tipologia dell’esercizio terapeutico, bensì la gestione dei carichi rispetto alle capacità del paziente per il recupero dei task funzionali (compiti), obiettivo ultimo del trattamento.
un approccio pragmatico e personalizzato.
Lasciando da parte metodi ormai superati o scuole di pensiero obsolete, oggi la fisioterapia basata sulle evidenze si rivolge ai reali problemi dei pazienti in modo pragmatico, valutando le reali necessità di chi si trova ad avere una funzionalità ridotta o compromessa. Tornare a muoversi senza la paura di danneggiare la propria colonna e di avvertire dolore, ed ottenere, al contempo, miglioramenti funzionali oggettivi, rappresenta la sfida più difficile e ambiziosa da superare in un processo di cura incentrato sull’esercizio. Un percorso riabilitativo ben studiato e così strutturato può divenire inoltre un’occasione di riscoperta del movimento per tutti i soggetti affetti da lombalgia aspecifica.
e per il dolore acuto?
Nei casi di dolore acuto, il Check-Up Centre è grado di garantire un servizio di Fisioterapia integrata che mette a disposizione del paziente un intero team di specialisti che attraverso strumenti e metodologie afferenti alla Fisioterapia Manuale, Strumentale ed all’Osteopatia, garantisce un rapido sollievo dal dolore acuto. In particolare, attraverso l’integrazione tra tecniche osteopatiche, tecarterapia (INDIBA), taping e crioterapia locale e/o sistemica, il paziente può godere di immediati benefici.
Resta inteso, tuttavia, che, l’impegno attivo da parte del paziente ed un percorso di cura costante attraverso l’adeguato esercizio fisico, rimane l’unica via per risolvere e gestire il problema nel medio e lungo periodo.
Contributo scientifico a cura del Dott. Luca De Leo, Dipartimento di Fisioterapia e Riabilitazione Check-Up Centre https://www.checkupcentre.it/wp-admin/post-new.php